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Archivio di Stato di Teramo

Patrimonio

Il complesso organico dei documenti conservato presso l'Archivio di Stato dal XIII al XXI secolo è quantificabile in circa 12 Km lineari di scaffalatura e costituisce una fonte di primaria importanza per la storia dell’Abruzzo Ulteriore Primo (attuale provincia di Teramo e parte di quella di Pescara). 

Gli atti amministrativi di natura politica, economica, sociale e giudiziaria hanno inizio dall'istituzione della provincia di Teramo, chiamata Abruzzo Ultra o Ulteriore primo, nel 1684.

Di grande rilevanza storico-archivistica sono i fondi di antico regime, gli atti dei notai e gli archivi di famiglie e persone, quali: Delfico (1533-1853), Badia (1476-1859), De Sterlich-Aliprandi (1527-1978), Mezucelli (1712-1918), Giuseppe Persiani (sec. XIX). Di particolare pregio le pergamene, le più antiche risalenti al 1225, nonché frammenti delle stesse, contenenti notazioni musicali databili tra il sec. XV ed il sec. XVII, recuperati dai protocolli notarili. Sono presenti anche gli archivi di alcuni enti pubblici, acquisiti in deposito, quali quelli dell'ex Ospedale psichiatrico Sant’Antonio abate di Teramo (cartelle cliniche) e del Comune di Teramo. 

L'indice completo dei fondi è scaricabile al seguente link.



Ultimo aggiornamento: 08/05/2025